P.N.F.
In Roma nell'anno XVIII
PREFAZIONE
Il “Primo Libro del Fascista” è un manuale a tutti accessibile che contiene quanto è indù spensabile conoscere circa la nostra Rivoluzione, il Partito, il Regime, lo Stato mussoliniano.
Vi sono, difatti, riassunti in brevi capitoli, sotto forma di domande e risposte formulate con tutta praticità e chiarezza, gli aspetti morali, politici, sociali, organizzativi del Fascismo e vi è data notizia dei principi, istituti e ordinamenti su cui oggi è basata l'Italia, nella sua nuova grandezza.
Ogni Italiano deve vivere consapevolmente nel tempo fascista, e l'ignoranza di tali basi della nostra esistenza di Nazione è inammissibile; perciò il Partito ha voluto offrire ai Fascisti e ai giovani della G.I.L. questa semplice guida, necessaria per la cultura dello spirito come per i quotidiani rapporti dell'esistenza.
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LA DIFESA DELLA RAZZA
D. Che cosa si intende per razza?
R. La razza è una massa di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e continuano a ereditarsi.
D. Come è costituita la razza italiana?
R. La razza italiana, che è ariana, di tipo mediterraneo, è costituita dalla purissima parentela di sangue che unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni popolano l'Italia.
D. Quando cominciò la politica fascista della razza?
R. Il principio della politica fascista della razza va cercato nelle origini stesse del Fascismo, che nacque, per volontà di Benito Mussolini, come una rivendicazione del carattere genuino e delle inconfondibili virtù della gente italica.
D. Quali sono stati gli sviluppi della politica della razza, nei vari tempi della Rivoluzione fascista?
R. Tutta l'opera del Regime nel campo sociale tende a preservare la razza italiana da ogni pericolo e a renderla moralmente e fisicamente forte attraverso la potenza del numero e il continuo miglioramento. La protezione della maternità e dell’infanzia, la preparazione della gioventù fascista, la lotta contro le malattie sociali, lo sviluppo della assistenza e delia previdenza sociale, la politica demografica nel complesso dei suoi indirizzi e dei suoi provvedimenti, la bonifica integrale, il ritorno alla terra sono aspetti della grandiosa battaglia che il Fascismo ha condotto e conduce, con metodi originali, per assicurare il trionfo della razza italiana, nella sua assoluta purità spirituale e fisiologica.
D. Quale effetto ha avuto sulla politica fascista della razza la conquista dell’Impero?
R. La conquista dell’Impero ha avuto l’effetto di imporre la tutela della unità e della purezza della razza italiana, come condizione della nostra superiorità colonizzatrice e perché non avvengano miscugli di sangue che determinerebbero il triste e ripugnante fenomeno del meticcismo, rovina delle nazioni e degli imperi.
D. Gli ebrei appartengono alla razza italiana?
R. No, gli ebrei, anche se nati in Italia, non appartengono alla razza italiana. Essi rappresentano l’unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto da quelli che hanno dato origine agli Italiani.
D. Chi è considerato di razza ebraica?
R. È considerato di razza ebraica colui che nasce da genitori entrambi ebrei, o da padre ebreo e madre di nazionalità straniera, o, pur essendo nato da un matrimonio misto, professa la religione ebraica, oppure la professava dopo il i° ottobre dell'anno XVI.
D. Quale è stato, generalmente parlando, l'atteggiamento degli ebrei nei riguardi dell’Italia fascista?
R. L'ebraismo mondiale è stato l’animatore dell’antifascismo in tutti i campi, nonostante la larghissima tolleranza di cui gli ebrei hanno goduto in Italia, e abusato, prima delle leggi restrittive.
D. Quali provvedimenti sono stati presi per mantenere la purezza del sangue e dello spirito italiano e per difendere lo Stato e l'anima nazionale da ogni infiltrazione estranea e nociva?
R. Il Regime ha preso i seguenti provvedimenti:
a) di carattere generale:
— divieto di matrimonio di italiani e italiane con elementi appartenenti alle razze semita, camita e altre razze non ariane;
— divieto ai dipendenti civili e militari dallo Stato e da enti pubblici di contrarre matrimonio con donne straniere di qualsiasi razza;
— obbligo a tutti gli italiani e italiane che vogliano contrarre matrimonio con stranieri, anche di razze ariane, di chiedere il preventivo consenso del Ministero degli Interni;
— rafforzamento delle misure contro chi attenta al prestigio della razza nei territori dell’Impero, e sanzioni penali per la difesa del prestigio di razza di fronte ai nativi dell’Africa Italiana.
— leggi speciali riguardanti la posizione dei meticci in A.O.I. e il loro riassorbimento da parte delle razze di colore.
b) di carattere particolare:
— divieto d’entrata di ebrei di cittadinanza straniera in Italia, ed espulsione degli ebrei stranieri venuti in Italia dopo il 1919, anche se abbiano acquistato la cittadinanza italiana, eccettuati quelli di età superiore ai 65 anni o che abbiano contratto matrimonio misto italiano prima del i° ottobre Anno XVI;
— esclusione degli ebrei dal P. N. F.;
— esclusione degli ebrei dal servizio militare in pace e in guerra;
— esclusione degli ebrei dai pubblici uffici;
— esclusione degli ebrei dall'insegnamento nelle scuole italiane di ogni ordine e grado;
— esclusione degli alunni ebrei dalle scuole italiane di ogni ordine e grado;
— divieto agli ebrei di possedere, dirigere, amministrare, controllare aziende interessanti la difesa nazionale, banche, istituti di credito o di previdenza d'interesse pubblico, e aziende di qualsiasi natura che impieghino cento o più persone;
— divieto agli ebrei di essere possessori di terreni il cui estimo superi le Lire 5000 e di fabbricati il cui reddito imponibile superi le Lire 20000;
— divieto agli ebrei di tenere al loro servizio, in qualità di domestici, persone di razza ariana.
D. Quali eccézioni sono state concesse a favore degli ebrei che abbiano particolari meriti militari e civili?
R. Restando ferma in ogni caso l'esclusione totale dall'insegnamento in tutte le scuole e dalla frequenza delle Università, vanno esenti dalle misure restrittive di cui sopra gli ebrei di cittadinanza italiana i quali appartengono:
— a famiglie di Caduti nelle quattro guerre sostenute dall’Italia in questo secolo: libica, mondiale, etiopica, spagnuola;
— a famiglie di volontari nelle guerre libica, mondiale, etiopica, spagnuola;
— a famiglie di combattenti delle guerre libica, mondiale, etiopica, spagnuola, decorati al valore, o almeno insigniti della croce al merito di guerra;
— a famiglie di Caduti per la Causa fascista;
— a famiglie di mutilati, invalidi, feriti della Causa fascista;
— a famiglie di Fascisti iscritti al Partito negli anni '19, '20, '21, '22 e nel secondo semestre del 24, e a famiglie di legionari fiumani;
— a famiglie aventi eccezionali benemerenze, accertate da apposita commissione.