Tuesday 2 July 2013

Preghiera dell'ausiliaria (1944-1945)

    Ausiliaria
    nelle caserme negli uffici negli ospedali
    sul campo
    nobile ispiratrice
    di chi
    per la libertà e l'onore d'Italia
    lavora soffre combatte
    nel primo annuale del S.A.F.
    sulle rovine
    delle divise ed incerte coscienze
    riafferma
    la fedeltà alla Patria
    nell'ora cruciale che vivi
    onora e tieni desta la fiamma
    simbolo
    di sublime missione di Fede
    di sublime missione di Amore.

18 aprile 1944-45
XXII-XXIII

Preghiera del Servizio Ausiliario (1944-1945 ca.)

    Signore del Cielo e della Terra,
    accogli l'umile, ardente preghiera
    di noi, donne italiane,
    che sopra gli affetti più cari,
    poniamo Te o Signore, e la Patria.
    Benedici le nostre case lontane,
    benedici il lavoro delle nostre giornate,
    raccogli, come offerta di redenzione
    per la Patria tradita,
    il sangue degli eroi, dei martiri,
    il pianto delle madri private dei figli,
    il singhiozzante grido dei bimbi
    privati delle madri per
    la sadica ferocia nemica.
    Fa, o Signore, che la resurrezione
    della Patria sia vicina,
    concedi la vittoria.
    Benedici sul mare l'Italia,
    sulle terre insanguinate ed oppresse,
    su tutti i cieli, la Bandiera Repubblicana,
    libera, potente, sicura.
    Benedici i nostri morti in noi sempre vivi,
    che levano verso Te, su in alto,
    la Bandiera d’Italia
    che mai
    sarà ammainata.
    Conservaci il Duce.
    Benedici.

Prayer of the Auxiliary Service (c. 1944-1945)

    Lord of Heaven and Earth,
    welcome the humble, ardent prayer
    of us Italian women,
    who place Thee, O Lord, and the Fatherland,
    above all other dearest affections.
    Bless our far-away homes,
    bless the work of our days,
    collect, as an offering of redemption
    for the betrayed Fatherland,
    the blood of the heroes and the martyrs,
    the weeping of the mothers deprived of their children,
    and the sobbing cry of the children
    deprived of their mothers
    due to the sadistic ferocity of the enemy.
    Grant, O Lord, that the resurrection
    of the Fatherland take place soon,
    and grant us victory.
    Bless Italy on the sea,
    on the bloody and oppressed terrain,
    in all the skies, the Republican Flag,
    free, strong, secure.
    Bless our dead who are always alive in us,
    who raise up towards Thee, on high,
    the Flag of Italy
    which will
    never be lowered.
    Preserve for us the Duce.
    Amen.

Preghiera a San Michele Arcangelo, Protettore della MVSN (1944 ca.)

Principe della Milizia Celeste, Tu cacciasti dal cielo negli abissi infernali gli spiriti a Dio ribelli.

Militi d'Italia, noi Ti ammiriamo fedele, forte esecutore degli ordini dell'Onnipotente e siamo fieri di salutarti nostro modello e patrono.

Tu mantieni fedele l'animo nostro a Dio e alla Milizia Fascista, forte il nostro braccio contro i nemici della Patria, contro i ribelli alle sue leggi e all'ordine che il Duce vuole nella Nazione.

San Michele vincitore di Satana, proteggi noi, che vogliamo essere Soldati di Cristo, Militi del Duce, vincitori sempre in tutte le battaglie per la sicurezza e grandezza della Patria di quaggiù e per la conquista della gloria nella Patria celeste. Amen.

(Per i Militi, indulgenza di 100 giorni † Angelo Bartolomasi, Arcivescovo militare).

Prayer to St. Michael the Archangel, Protector of the MVSN (c. 1944)

Prince of the Celestial Militia, thou who didst drive out of heaven and into the infernal abyss those spirits who rebelled against God.

Keep our soul faithful to God and to the Fascist Militia, keep our arm strong against the enemies of the Fatherland and against those who rebel against its laws and against the order willed by the Duce in the Nation.

St. Michael, defeater of Satan, protect us, that we may be Soldiers of Christ, Soldiers of the Duce, always victorious in all battles for the security and greatness of the Fatherland in this world and for the conquest of glory in the heavenly Fatherland. Amen.

(For the Soldiers, 100-day indulgence † Angelo Bartolomasi, Military Archbishop).

Preghiera dell'Alpino (Natale 1944)

Su le nude rocce
su i perenni ghiacciai
su ogni balza delle Alpi
che la Provvidenza Divina ci ha dato per culla
e creato a baluardo sicuro
de le nostre contrade
ne l'estate torrida
o nel gelido inverno
sempre e dovunque
l'anima nostra
purificata dal dovere pericolosamente compiuto
sta rivolta a te
o Signore che proteggi le nostre famiglie lontane
e ci conforti a essere degni dei nostri avi.

Salvaci
o Dio onnipotente
Signore di tutti gli elementi
da ogni male spirituale
salvaci dal gelo demolitore
da la furia de la tormenta
da la slavina travolgente
da l'impeto de la valanga.
Fa che il nostro piede
passi sicuro
su le creste vertiginose
se le diritte pareti
su i crepacci insidiosi.

Fa che le nostre armi siano infallibili
contro chiunque osi offendere la Patria
i diritti de la nostra millenaria civiltà
la nostra sfolgorante bandiera.

Proteggi
o Signore
il Duce nostro
e concedi a le armi romane
guidate dal genio della sua sapienza
il giusto premio della vittoria.

Natale di guerra 1944–XXIII.

Il Capp. Milit. del "Tirano"
P. Claudio Enrico Bianchini C. S. J.

Prayer of the Alpino (Christmas 1944)

On the bare rocks
on the perennial glaciers
on every cliff of the Alps
that Providence gave us as a cradle
and created as a safe bulwark
for our lands
in the heat of summer
or in the cold of winter
always and everywhere
our soul
purified by dangerously accomplished duty
is turned to Thee
O Lord, that Thou may protect our far-away families
and help us to be worthy of our ancestors.

Savs us
O Almighty God
Lord of all the elements
from every spiritual evil
save us from the destructive frost
from the furious storms
from the cataclysmic avalanches.
Let our feet
pass safely
on the vertiginous ridges
on the straight walls
on the treacherous crevasses.

Let our weapons be infallible
against anyone who dares to offend our Fatherland
the rights of our millennial civilization
and our blazing flag.

Protect
O Lord
our Duce
and grant Roman arms
guided by his genial wisdom
the just reward of victory.

Christmas at War 1944–XXIII.

(Signed)
Padre Claudio Enrico Bianchini, S.J.
Military Chaplain of the "Tirano" Alpini Battalion

Preghiera: Signore facci liberi (1944)


di  Teresio Olivelli

Signore che fra gli  uomini drizzasti la Tua Croce segno di contraddizione, che predicasti e soffristi la rivolta dello spirito contro le perfidie e gli interessi dei dominanti, la sordità inerte della massa, a noi oppressi da un giogo numeroso e crudele che in noi e prima di noi ha calpestato Te, fonte di libere vite, dà la forza della ribellione.

Dio che sei Verità e Libertà, facci liberi e intensi, alita nel nostro proposito, tendi la nostra volontà, moltiplica le nostre forze, vestici della Tua armatura.

Noi ti preghiamo, Signore.

Tu che fosti respinto, vituperato, tradito, perseguitato, crocifisso, nell'ora delle tenebre ci sostenti la Tua vittoria: sii nell'indulgenza viatico, nel pericolo sostegno, conforto nell'amarezza.

Quanto più s'addensa e incupisce l'avversario, facci limpidi e diritti.

Nella tortura serra le nostre labbra. Spezzaci, non lasciarci piegare.

Se cadremo fa che il nostro sangue si unisca al Tuo innocente a quello dei nostri Morti a crescere al mondo giustizia e carità.

Tu che dicesti "Io sono la resurrezione e la vita" rendi nel dolore all'Italia una vita generosa e severa.

Liberaci dalla tentazione degli affetti: veglia Tu sulle nostre famiglie.

Sui monti ventosi e nelle catacombe delle città, dal fondo delle prigioni, noi Ti preghiamo: sia in noi la pace che Tu solo sai dare.

Dio della pace e degli eserciti, Signore che porti la spada e la gioia, ascolta la preghiera di noi "ribelli per amore".

Preghiera dell'Alpino ignoto (1943)


di Giulio Bedeschi

Tu per le mie ferite
da cui scese sangue
alla terra alle pietre
al fango alla neve
dovunque passai;

Tu per il mio silenzio
e il mio dolore senza volto
e il mio respiro che cessò
senza lamento
nell'invocare Te;

Tu per il lungo calvario
d'ogni fratello alpino
che giacque infine riverso
in quell'ora e per sempre
simile a me
nella sua stessa offerta;

Tu per gli occhi di mia madre
fermi nel buio fermi nel vuoto
in cui vedesti tremolare
e cadere verso Te dalle ciglia
la luccicante preghiera;

Tu per le mani di mio figlio
che mai sentirono le mie
e non ebbero più guida
se non di ricordo;

Tu, o Signore, tendi la mano
per quanto noi ti offriamo,
preserva dalla vita e dalla morte
ch'io conobbi in sorte
e benedici
ogni fratello che vive.

Benedici l'Italia.

Preghiera del prigioniero in Russia (1943)


di Don Guido Maurilio Turla

O eterno Iddio di pietà e di giustizia,
effondi il tuo amore lenitore sui figli oppressi da dura cattività.

Tu che conoscesti attraverso le sofferenze del Tuo divin Figlio
i tragici disagi dell'esilio, il "crucifige" del Calvario,
infondi forza e speranza al nostro spirito, stanco e sfiduciato.

Raccogli sull'altare del Tuo, del nostro sacrificio tutte le sofferenze:
la fame, il freddo crudele e la libertà oppressa.
Dalle sconfinate steppe, dalle immense foreste,
dalle tundre di questa terra,
benedici coloro che perseguitano Te e noi.

Con la tua mano onnipotente spezza gli spinati vincoli che ci riserrano;
non disperdere, ma richiama e perdona
il barbaro che ci opprime e ci calpesta.
La Madre del Tuo divin Figlio,
che ci scampò dal gelo e dal piombo nemico,
stenda la mano materna su di noi,
sulle famiglie lontane che ignorano la nostra sorte.

O signore dell'infinito!

Restituisci alla terra in fiamme la Tua pace,
distruggi col fuoco del tuo amore,
l'odio profondo che dilania le nazioni e il mondo.

A Te gloria eterna.

Preghiera del Paracadutista (1942)


di Padre Giovanni Scantamburlo

Signore grande Iddio, vivo nello spazio infinito, dove il dovere per la Patria in armi ci ha fatto sbocciare come candidifiori con i nostri paracadute, ascolta:

Guida e proteggi l'ardimentoso volo, come quello delle aquile piombanti sulla preda, e fa di noi, e da a noi la fulminea e travolgente irruenza di frecce, scoccate dall'arco teso del nostro valore, più potente del rombo dei nostri apparecchi. Come nebbia al sole, davanti a noi siano dissipati i nostri nemici, ed il nostro piede calpesti sempre vittorioso la meta che l'anima ha sognato. Candida sempre, come la bianca seta del nostro paracadute, sia la nostra fede e indomito il nostro coraggio. La nostra vita giovane é tua, per quel caro e benedetto suolo latino, dove sono piantati i nostri focolari e fioriscono i nostri destini. Se é scritto che cadiamo, sia! Ma da noi, seminati dalla morte, sprezzata dalla nostra audacia, balzino gagliardi a falange, da ogni goccia del nostro sangue, figli e fratelli innumeri, sempre orgogliosi del nostro immortale passato, sempre degni del nostro immancabile avvenire. Benedici, Signore, la nostra Patria.Signore, le nostre famiglie. Signore, le nostre mamme, le nostre spose, sorelle, fidanzate: Signore, i nostri cari! Per loro, nell'alba o nel tramonto, sempre, la nostra vita, Signore, per noi il tuo glorificante sorriso.

E cosi sia!

Ricordo di Pasqua (1942)

Mio Artigliere Alpino

Cerca di essere:

Forte: come cristiano e come soldato. La vita, ora e sempre, è una dura milizia: i deboli soccombono.

Coraggioso: Iddio è con te, ti aiuta, conforta e salva. La battaglia della vita va sostenuta senza ignavia, paura, senza codardia: fuggono i vili.

Generoso: se Dio, se la Patria ti chiedono un servizio, qualunque sia, ora e sempre, rispondi con entusiasmo pronto ad ogni sacrificio: solo gli eroi sono degni della vittoria!

Iddio, che oggi hai ricevuto nel tuo cuore, ti benedica.

Il Tuo Cappellano

DON SECONDO CONTIGIANI


Preghiera dell'Alpino

Sulle nude rocce, sui perenni ghiacciai, su ogni balza delle Alpi che la Providenza ci ha dato per culla e creato a baluardo sicuro delle nostre contrade, in ogni angolo della terra o sui mari, ovunque, l'anima nostra, purificata dal dovere pericolosamente compiuto, è rivolta a Te, o Signore, che proteggi le nostre madri, le nostre spose, i nostri figli lontani e ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi.

Dio onnipotente che regoli tutti gli elementi, salva noi, armati di amore e di fede, da ogni male spirituale; salvaci dal gelo demolitore, dalle furie della tormenta e dall'impeto della valanga;

fa che il nostro piede passi sicuro sulle creste vertiginose, sulle diritte pareti, sui crepacci insidiosi;

fa che le nostre armi siano infallibili contro chiunque osi offendere la nostra Patria, la nostra millenaria cristiana civiltà, la nostra Bandiera gloriosa.

Proteggi, o Signore, l'amato Sovrano, il Duce nostro, e concedi sempre alle armi romane, guidate da Augusta sapienza, il giusto premio della Vittoria.

Easter Memorandum (1942)

My Alpino artilleryman, seek to be:

Strong: as a Christian and as a soldier. Life, now as always, is a harsh struggle: the weak will perish.

Corageous: God is with you, helps you, comforts you and saves you. The battle of life must be sustained without ignorance, without fear, without cowardice: cowards flee.

Generous: if God and the Fatherland request your service, whatever it is, respond now and always with enthusiasm, ready for any sacrifice: only heroes are worthy of victory!

May God, whom you received in your heart today, bless you.

Your Chaplain,

Don Secondo Contigiani


Prayer of the Alpino

On the bare rocks, on the perennial glaciers, on every cliff of the Alps that Providence gave us as a cradle and created as a safe bulwark for our lands, in every corner of the earth or on the seas, everywhere, our soul – purified by dangerously accomplished duty – is turned to Thee, O Lord, that Thou may protect our mothers, our spouses and our far-away children, and help us to be worthy of the glories of our ancestors.

Almighty God who regulates all the elements, save us – armed with love and faith – from every spiritual evil; save us from the destructive frost, from the furious storms and from the cataclysmic avalanches;

make sure that our feet pass safely on the vertiginous ridges, on the straight walls, on the treacherous crevasses;

make our weapons infallible against anyone who dares offend our Fatherland, our millennia-old Christian civilization and our glorious flag.

Protect, O Lord, the beloved Sovereign, our Duce, and always grant Roman arms – guided by Augustan wisdom – the just reward of Victory.

Preghiera dell'Alpino (Pasqua 1942)

Sulle nude rocce, sui perenni ghiacciai, su ogni balza delle Alpi che la Providenza ci ha dato per culla e creato a baluardo sicuro delle nostre contrade, in ogni angolo della terra o sui mari, ovunque, l'anima nostra, purificata dal dovere pericolosamente compiuto, è rivolta a Te, o Signore, che proteggi le nostre madri, le nostre spose, i nostri figli lontani e ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi.

Dio onnipotente che regoli tutti gli elementi, salva noi, armati di amore e di fede, da ogni male spirituale; salvaci dal gelo demolitore, dalle furie della tormenta e dall'impeto della valanga;

fa che il nostro piede passi sicuro sulle creste vertiginose, sulle diritte pareti, sui crepacci insidiosi;

fa che le nostre armi siano infallibili contro chiunque osi offendere la nostra Patria, la nostra millenaria cristiana civiltà, la nostra Bandiera gloriosa.

Proteggi, o Signore, l'amato Sovrano, il Duce nostro, e concedi sempre alle armi romane, guidate da Augusta sapienza, il giusto premio della Vittoria.

Prayer of the Alpino (Easter 1942)

On the bare rocks, on the perennial glaciers, on every cliff of the Alps that Providence gave us as a cradle and created as a safe bulwark for our lands, in every corner of the earth or on the seas, everywhere, our soul – purified by dangerously accomplished duty – is turned to Thee, O Lord, that Thou may protect our mothers, our spouses and our far-away children, and help us to be worthy of the glories of our ancestors.

Almighty God who regulates all the elements, save us – armed with love and faith – from every spiritual evil; save us from the destructive frost, from the furious storms and from the cataclysmic avalanches;

make sure that our feet pass safely on the vertiginous ridges, on the straight walls, on the treacherous crevasses;

make our weapons infallible against anyone who dares offend our Fatherland, our millennia-old Christian civilization and our glorious flag.

Protect, O Lord, the beloved Sovereign, our Duce, and always grant Roman arms – guided by Augustan wisdom – the just reward of Victory.

Preghiera degli Alpini (1941)


di Tito Ferruccio Barbieri

O Signore che dall’alto dei monti ai mortali più sembri vicino, Tu che cantano i venti e le fonti, che cantano i fiori al mattino, o Signore che comandi alle stelle, che sull'alto dei nembi troneggi, nei bivacchi, tra gelo e procelle, dell'Alpino le penne proteggi.

Nella man la piccozza lucente, per crepacci, per crode sfuggenti, Tu la corda sostieni clemente, rendi i muscoli nostro possenti.

Difendiam del Paese i confini dal valore del Re consacrati; noi vogliam confermare i destini all'Italia del Duce segnati.

Se una sposa fedele ci attende, se ti prega una mamma lontana, se sue mani fanciulla ti tende fa che speme non sperdasi vana.

Al mattino innalziam la bandiera che bell'opre segnacol ci sia; l'ammainiamo fidenti alla sera se per scolta t'abbiamo, Maria.

Tito Ferruccio Barbieri
Capitano medico del 9° Alpini

Preghiera dell'Alpino (1941)

Fra pascoli e pinete, sulla nuda roccia, sui ghiacciai perenni della grande cerchia delle Alpi che la bontà divina ci ha dato per culla e creato a baluardo sicuro delle nostre contrade, nel torrido estate come nel gelido inverno, l’anima nostra si rivolge a Te, o Signore, che proteggi le nostre madri, le nostre spose i figli nostri lontani e ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi.

Salvaci o Signore, dalla furia della tormenta, dall’impeto cieco della valanga, e fa che il nostro piede passi sicuro sulle creste vertiginose, sulle diritte pareti, sui crepacci insidiosi.

Così – ad intercessione della Tua e nostra dolcissima Mamma Maria – conserva, o Signore pietoso, pure le nostre labbra e onesta la nostra vita.

Proteggi, Signore, l’amato Sovrano, il Sommo Pontefice, il nostro Duce; concedi che, per le ognor più belle fortune dell’amata Patria, ci manteniamo fedeli sempre al gelosissimo motto che infiamma il nostro labaro: « Nec Descendere, Nec Morari »!

50 giorni di indulgenza.
Mondovì. 28 Febbraio 1941.
 Sebastiano Briacca, Vescovo.

Preghiera dell'Alpino (1939)

Sulle nude rocce, sui perenni ghiacciai, su ogni balza delle Alpi che la Provvidenza ci ha dato per culla e creato a baluardo sicuro delle nostre contrade, in ogni angolo della terra o sui mari, ovunque l'anima nostra purificata dal dovere pericolosamente compiuto, è rivolta a Te, o Signore, che proteggi le nostre madri, le nostre spose, i nostri figli lontani, e ci aiuti a essere degni delle glorie dei nostri avi.

Dio Onnipotente, che regoli tutti gli elementi, salva noi, armati di fede, e di amore, da ogni male spirituale; salvaci dal gelo demolitore, dalle furie della tormenta, e dall'impeto della valanga; fa che il nostro piede passi sicuro sulle creste vertiginose, sulle diritte pareti, sui crepacci insidiosi; fa che le nostre armi siano infallibili contro chiunque osi offendere la Patria, la nostra millenaria civiltà, la nostra bandiera gloriosa.

Proteggi o Signore, l'amato Sovrano, il Duce nostro, e concedi sempre alle armi romane guidate da Augusta sapienza, il giusto premio della vittoria.

Con approvazione ecclesiastica.

Ufficio del Cappellano Militare VI° Gruppo Alpini Valle

Batt. Val d'Adige

Tenente P. Claudio Enrico Bianchini, C.S.J.

Preghiera per il Duce (1935)

Gesù
al Duce d'Italia
a questa creatura Vostra
ascesa dall'umiltà del lavoro
alla responsabilità e alla gloria del potere
concedete la grazia di servire
per lunghi anni ancora
Voi nella Patria
coll'anima pura
illuminata dalla Vostra luce
per la pace religiosa
per la devozione al nostro Re
per la grandezza della nostra Terra.
Così Vi prego o Gesù
per Colui che restituì la pace alla Chiesa
la serenità e la concordia alle famiglie
il rispetto e l'amore per la Vostra santa Fede agli italiani.

Così sia.

Prayer for the Duce (1935)

Jesus
to the Duce of Italy
to this creature of Yours
who rose from the humility of labour
to the responsibility and glory of power
grant the grace to serve You
through the Fatherland
for many years to come
with pure soul
illuminated by Your light
for religious peace
for devotion to our King
for the greatness of our Land.
Thus I beg You, O Jesus
for Him who gave peace back to the Church
serenity and harmony to the families
respect and love for Your Holy Faith to the Italians.

Amen.

Preghiera al Duce (1935)


di Alessandro Melchiori

Per te, o Duce, che sei la vita, la speranza, la certezza dell'Italia nuova;

per te o Duce, che rendi bene la fatica, e nobile ogni più umile servizio;

per te, o Duce, che tutto vedi e tutto senti sol tuo genio di Capo e col tuo cuore di Padre;

Te che io amo più di ogni cosa al mondo;

Te che m’hai dato una Patria forte, temuta e grande;

Te per la gioia di un istante, per un sorriso intravisto di lontano, per la certezza che tu m'odi;

io offro in umiltà la mia vita, o Duce.

Preghiera del Legionario prima della battaglia (1935)

Iddio che accendi ogni fiamma e fermi ogni cuore,
rinnova ogni giorno la passione mia per l'Italia.

Rendimi sempre più degno dei nostri morti, affinché
loro stessi – i più forti – rispondano ai vivi: "Presente!".

Nutrisci il mio libro della tua saggezza
e il mio moschetto della tua Volontà.

Fa più aguzzo il mio sguardo e più sicuro il mio piede
sui valichi sacri alla Patria.

Sulle strade, sulle coste, nelle foreste
e sulla quarta sponda, che già fu di Roma.

Quando il futuro soldato mi marcia accanto nei ranghi,
fa ch'io senta battere il suo cuore fedele.

Quando passano i gagliardetti e le bandiere,
fa che tutti i volti si riconoscano in quello della Patria.

La Patria che faremo più grande
portando ognuno la stia pietra al cantiere.

Signore! Fa della Tua Croce l'insegna che precede
il labaro della mia legione.

E salva l'Italia nel Duce
sempre e nell'ora di nostra bella morte.

Così sia.

Prayer of the Legionary Before Battle (1935)

O God, who lights every flame and strengthens every heart, renew my passion for Italy in me day by day. Make me ever more worthy of our dead, so that they themselves — the strongest — shall answer to the living: "Presente"!

Nourish my book with Thy wisdom and my rifle with Thy will. Make my eyes sharper and my feet more secure on the sacred passes of the Fatherland; and on the roads, on the coasts, in the forests, and on the fourth shore which once was Rome's.

When the future soldier marches by my side in the ranks, let me feel his heart beating faithfully. When the standards and the flags pass by, may all the faces recognize themselves in that of the Fatherland; the Fatherland which we shall make grander by each carrying his stone to the workshop.

Lord God! Make Thy Cross the sign which precedes the labarum of my Legion. And save Italy through the Duce always and in the hour of our beautiful death.

Amen.

Preghiera del Balilla (1927)

Io credo nel sommo Duce,
creatore delle Camicie Nere.
E in Gesù Cristo suo unico protettore.
Il nostro Salvatore fu concepito
da buona maestra e da laborioso fabbro.
Fu prode soldato, ebbe dei nemici.
Discese a Roma, il terzo giorno ristabilì lo Stato.
Salì all'alto ufficio.
Siede alla destra del nostro Sovrano.
Di là ha da venire a giudicare il bolscevismo.
Credo nelle savie leggi.
La comunione dei cittadini.
La remissione delle pene.
La resurrezione dell'Italia.
La forza eterna.

Così sia.