Thursday, 2 May 2013

Il testamento spirituale del Duca d'Aosta (1931)


di Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta

La sera scende sulla mia giornata laboriosa e mentre le tenebre inondano e sommergono la mia vita terrena e sento avvicinarsi la fine innalzo a Dio il mio pensiero riconoscente per avermi concesso nella vita infinite grazie, ma sopratutto quella di servire la Patria ed il mio Re con onore e con umiltà. Grande ventura è stata per me quella di vedere, prima di chiudere gli occhi alla luce terrena, avverato il segno giovanile della completa redenzione d'Italia e di avere potuto, mercè il valore dei miei soldati concorrere alla Vittoria che ha coronato di alloro i sacrifici compiuti.

Muoio perciò serenamente, sicuro che un magnifico avvenire si dischiuderà per la Patria nostra, sotto l'illuminata guida del Re ed il sapiente governo del Duce.

Al mio Augusto Sovrano, che ho servito sempre con lealtà, con ardore e con fede, rivolgo le più care espressioni del mio animo grato per l'affetto che ha sempre avuto per me.

Ai carissimo nipote Umberto, promessa e speranza d'Italia, il mio augurio più affettuoso e più fervido.

A. S. M. la Regina, alla mia sposa. Hélène, ai miei figli Amedeo ed Aimone, ai miei fratelli Vittorio e Luigi, a tutti i miei congiunti, il mio pensiero riconoscente per il bene che mi hanno voluto e che ho contraccambiato con pari tenerezza.

In quest'ora della triste dipartita desidero esprimere particolarmente tutta la mia gratitudine ad Hélène per le cure che sempre mi ha prodigato e pregare i miei due cari figli di continuare nella via che ad essi ho tracciato e che si compendia nel motto: Tutto per la Patria e per il Re.

Il mio estremo saluto va a tutti i miei amici, collaboratori e cari compagni d'arme del Carso e del Piave, cui esprimo ancora tutta la mia riconoscenza per quanto ai miei ordini hanno fatto per la gloria della Terza Armata e per la grandezza della Patria.

Desidero che la mia tomba sia, se possibile, nel Cimitero di Redipuglia in mezzo agli Eroi della Terzo Armata. Sarò, con Essi, vigile e sicura scolta alle frontiere d'Italia, al cospetto di quel Carso che vide epiche gesta ed innumeri sacrifici, vicino a quel mare che accolse le salme dei marinai d'Italia.

EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA
Duca d'Aosta