Tuesday, 2 July 2013

Preghiera degli Alpini (1941)


di Tito Ferruccio Barbieri

O Signore che dall’alto dei monti ai mortali più sembri vicino, Tu che cantano i venti e le fonti, che cantano i fiori al mattino, o Signore che comandi alle stelle, che sull'alto dei nembi troneggi, nei bivacchi, tra gelo e procelle, dell'Alpino le penne proteggi.

Nella man la piccozza lucente, per crepacci, per crode sfuggenti, Tu la corda sostieni clemente, rendi i muscoli nostro possenti.

Difendiam del Paese i confini dal valore del Re consacrati; noi vogliam confermare i destini all'Italia del Duce segnati.

Se una sposa fedele ci attende, se ti prega una mamma lontana, se sue mani fanciulla ti tende fa che speme non sperdasi vana.

Al mattino innalziam la bandiera che bell'opre segnacol ci sia; l'ammainiamo fidenti alla sera se per scolta t'abbiamo, Maria.

Tito Ferruccio Barbieri
Capitano medico del 9° Alpini