Sunday, 4 March 2012

Discorso al Consiglio dei Ministri, 8 aprile 1936


di Benito Mussolini

Le vittorie superbe dei nostri soldati ed in particolar modo la vittoria del Lago Ascianghi riportata sulle truppe del Negus, istruite, equipaggiate ed armate da europei, avvicinano l'Italia alla realizzazione del suo primo obiettivo per il quale dovette ricorrere alle armi dopo l'avvenuta mobilitazione delle forze etiopiche e cioè: la sicurezza delle nostre Colonie.

Tale sicurezza sarà raggiunta in pieno con totale annientamento delle formazioni militari abissine, annientamento che non può mancare né tardare.

Al comandante in capo Maresciallo Badoglio, a tutti i suoi collaboratori, alle truppe nazionali ed eritree il Consiglio dei Ministri rinnova gratitudine e plauso.

Nei territori occupati dalle nostre Divisioni le popolazioni hanno dimostrato la loro simpatia all'Italia e sono tornate, ora che sono difese dalle depredazioni dei ras, alle loro occupazioni normali.

Nel frattempo l'Italia ha risposto affermativamente a una domanda del Comitato dei tredici.

Le nostre truppe nell'A.O. sono intatte nei loro imponenti effettivi, il morale è semplicemente perfetto, mentre i preparativi delle forze metropolitane di terra, di mare, di cielo procedono con ritmo sempre più accelerato.

Il Consiglio dei Ministri deve tributare un plauso speciale alle industrie aeronautiche e alle maestranze che vi sono occupate per il volume di produzione raggiunto in questi ultimi mesi e destinato ad aumentare di settimana in settimana.

Il popolo in tutte le sue categorie continua ad offrire al mondo uno spettacolo di romana tenacia e disciplina.

La lotta contro le sanzioni procede dovunque con la massima decisione e con successo dovuto all'inventiva e allo spirito di iniziativa dei produttori, all'azione svolta da tutte le organizzazioni centrali e periferiche del Regime e alla collaborazione intelligente e quotidiana delle donne italiane.