Sunday 4 March 2012

Discorso di Roma, 3 maggio 1936

Ai fedeli alla terra

di Benito Mussolini

Questo saluto va a tutti i rurali italiani, a tutti i contadini d'Italia, a tutti coloro che lavorano la terra e che, per questo fatto, mi sono particolarmente vicini. Poiché la terra e la razza sono inscindibili e attraverso la terra si fa la storia della razza e la razza domina e sviluppa e feconda la terra. Voi rurali dovete ritenervi fortunati di ricevere il premio in questo giorno che è fausto nella Storia della Nazione, perché vede coronati gli sforzi del Popolo Italiano, al quale va la gloria, perché ha meritato la piena integrale vittoria, coi suoi sacrifici e col suo sangue.

Almeno 400.000 di quel mezzo milione di soldati che abbiamo nel centro dell'Affrica sono contadini, i quali marciando, combattendo, non dimenticano mai di osservare il terreno, di valutarlo, di prenderne in mano qualche zolla, di fare i confronti fra l'Italia e l'Abissinia e prospettarsi la possibilità di portare in quelle terre spopolate le nostre magnifiche e feconde famiglie rurali italiane.