Sunday 4 March 2012

Discorso di Roma, 11 dicembre 1941

Dichiarazione di guerra agli Stati Uniti

di Benito Mussolini

Camerati!

E questa un'altra giornata di decisioni solenni nella storia d'Italia e di memorabili eventi, destinati ad imprimere un nuovo corso nella storia dei continenti. (Acclamazioni).

Le potenze del Patto d'acciaio, l'Italia fascista e la Germania nazionalsocialista (applausi vivissimi), sempre più strettamente unite, scendono oggi a lato dell'eroico Giappone (vibrantissime acclamazioni; la folla grida lungamente: « Giappone! Giappone! ») contro gli Stati Uniti d'America. (Fischi prolungati).

Il Tripartito diventa un'alleanza militare, che schiera attorno alle sue bandiere duecentocinquanta milioni di uomini (acclamazioni), risoluti a tutto pur di vincere. (La moltitudine acclama al Duce entusiasticamente).

Né l'Asse, né il Giappone volevano l'estensione del conflitto. Un uomo, un uomo solo, un autentico e democratico despota (fischi prolungati e violentissimi), attraverso una serie infinita di provocazioni, ingannando con una frode suprema le stesse popolazioni del suo paese, ha voluto la guerra e l'ha preparata giorno per giorno con diabolica pertinacia. (Fischi).

I formidabili colpi che sulle immense distese del Pacifico sono già stati inferti alle forze americane mostrano di quale tempra siano i soldati del Sol Levante. (La folla prorompe in nuovi, prolungati applausi e grida: « Giappone! Giappone! »).

Io dico, e voi lo sentite, che è un privilegio combattere con loro. Oggi il Tripartito, nella pienezza dei suoi mezzi morali e materiali, è uno strumento poderoso per la guerra e il garante sicuro della vittoria. Sarà domani l'artefice e l'organizzatore della giusta pace tra i popoli.

Italiani e italiane!

Ancora una volta in piedi! Siate degni di questa grande ora.

Vinceremo!