Sunday, 4 March 2012

Discorso di Roma, 21 marzo 1940

Alle Rappresentanze degli altoatesini che hanno optato per l'Italia

di Benito Mussolini

Camerati! Signori!

L'udienza che oggi ho il piacere di accordarvi avrebbe dovuto aver luogo molto tempo fa. Ma io decisi di rinviarla a dopo il 31 dicembre 1939, cioè a dopo l'ultimo giorno fissato per le opzioni, perché non volevo in alcun modo influire sulle vostre decisioni e su quelle degli altri vostri comprovinciali.

Sono passati tre mesi, durante i quali gli accordi del 23 giugno 1939 e i successivi hanno cominciato a trovare leale e pratica applicazione. È forse superfluo ricordarvi che gli accordi del 23 giugno 1939 rappresentano la conseguenza logica di eventi storici, come il viaggio del cancelliere germanico a Roma e delle definitive parole da lui in quella memorabile circostanza pronunciate. Parole che ebbero un suggello ulteriore nel Trattato di alleanza fra Germania e Italia.

Le frontiere alpine, che ben prima degli uomini furono segnate da Dio per delimitare il corpo fisico dell'Italia, non dovranno mai più essere ragione di possibile controversia, ma costituire invece la linea di congiungimento dei due Stati, dei due popoli, delle loro grandi civiltà e delle loro affini moderne rivoluzioni.

In seguito a tale accordo, ili abitanti dell'Alto Adige di lingua tedesca, e desiderosi di farlo, avrebbero potuto trasferirsi oltre frontiera. Così è avvenuto e tutto procederà in ordine sino all'esaurimento della questione.

La vostra coscienza vi ha dettato la decisione di rimanere cittadini italiani, decisione che mi è naturalmente molto gradita. Ora accade che qualche voce si faccia ancora clandestinamente circolare sulla sorte che attenderebbe coloro i quali hanno deciso di conservare la loro cittadinanza italiana. Ho voluto convocarvi qui per farvi, nella maniera più esplicita e solenne, questa dichiarazione: voi rimarrete tranquillamente nelle vostre residenze abituali, continuando nelle vostre occupazioni consuete, e nessuno ha mai pensato o penserà di allontanarvi dalle vostre case per mandarvi in altre parti del Regno o dell'impero.

Queste mie dichiarazioni sono dirette alla vostra intelligenza e al vostro cuore. Ad esse sarà data la necessaria diffusione nella vostra terra, perché rappresentano una categorica affermazione, che, come sempre accade nella politica del Governo fascista, i fatti pienamente confermeranno.

Il Governo fascista continuerà a fare tutto il possibile per assicurare alle fedeli e leali popolazioni dell'Alto Adige tranquillità, ordine e benessere. (Le parole del Duce sono state salutate da nuove, vibranti, reiterate manifestazioni di devozione).