Ai fascisti di Milano, della provincia e ai fascisti profughi
di Benito Mussolini
Cari camerati milanesi! Cari camerati profughi!
Avete fatto bene a venirmi a trovare stamane. Ho sentito ancora una volta i palpiti dei vostri cuori generosi.
Si stanno prendendo decisioni importantissime; gli ordini, quindi, non mancheranno.
Le prossime ore potranno decidere le sorti della guerra. Forse il Po diventerà fronte di battaglia.
Bisogna saper resistere. Resistendo, avremo la possibilità di trattare una pace onorevole.
Ma qualunque cosa dovesse accadere, ricordatevi che il cameratismo conservato nelle ore terribili della patria ci dovrà tenere più che mai uniti.