di Benito Mussolini
Roma madre e il popolo di tutta Italia hanno tributato, oggi, gli onori meritati del trionfo ai soldati e agli operai nazionali, agli eritrei, ai libici, ai somali che hanno combattuto e vinto la nostra grande guerra africana.
La celebrazione del 1° annuale del nuovo Impero di Roma si svolge nel legittimo orgoglio e nella piena letizia del popolo, sotto il triplice faustissimo segno della gloria, della potenza e della pace.
Pace per noi e per tutti: per tutti, se la vorranno e se ascolteranno il monito che sale dalla profonda coscienza e dall'animo del popolo. E per noi che vogliamo portare a termine in terra africana la millenaria missione italiana di lavoro e di civiltà.
Guidati dal Littorio, e, se necessario, travolgendo ogni ostacolo, presente e futuro, (la folla grida: « Sì! Sì! »), noi ne abbiamo la coscienza e la volontà, l'adempiremo.
Perché mi domandate ancora delle parole?
(Una voce risponde: « Perché le tue parole ci sono di guid a»).
Non vi sembrano abbastanza eloquenti i fatti?
(« Sì! Si! » risponde la moltitudine).
Quelli di domani lo saranno ancora di più!