22 novembre 1940
Führer,
duolmi che la mia lettera del 19 ottobre non sia potuta giungere in tempo per darvi modo di esprimere il vostro parere sulla progettata azione in Grecia, parere che, come altre volte, avrei attentamente seguito.
La marcia delle forze italiane in Grecia, dopo un inizio promettente e veloce, si è fermata, permettendo alle forze greche di prendere a loro volta l'iniziativa. Ciò st è dovuto in particolare a tre cause:
A) Al maltempo, che imperversando con piogge violente, ha arrestato la marcia delle forze meccanizzate. Una divisione corazzata, ad esempio, è rimasta letteralmente affondata nel fango.
B) Alla defezione quasi totale delle forze albanesi, che sì sono rivolte contro le nostre unità. Una sola divisione nostra ha ad esempio dovuto disarmare e rinviare nelle retrovie seimila albanesi.
C) All'atteggiamento della Bulgaria, che ha permesso ai greci di ritirare otto divisioni che avevano in Tracia, e che sono venute a rafforzare quelle che già si trovavano a noi opposte.
Tutto ciò appartiene al passato e non bisogna lasciarsi formalizzare, sebbene mi renda conto che tali avvenimenti hanno potuto provocare sfavorevoli ripercussioni. Ora l'Italia sta preparando trenta divisioni, colle quali potrà annientare la Grecia. Non vi è ragione di preoccupazione per i bombardamenti delle città meridionali, che recano pochi danni.
Desidero tichiamare la vostra attenzione su due fatti:
Spagna. — La carta spagnola può essere giocata. Sono disposto a incontrarmi con Franco per esercitare su di lui le pressioni necessarie ad entrare in campo.
Jugoslavia. — Questa carta può essere oggi ancora più importante.
Sono pronto a garantire le attuali frontiere e a riconoscere Salonicco alla Jugoslavia alle condizioni seguenti : a) che la Jugoslavia aderisca al patto Tripartito; b) che smilitarizzi l'Adriatico; c) che l'intervento sia concretato in modo che le forze jugoslave entrino in lizza solo dopo che la Grecia abbia ricevuto per opera italiana un primo colpo.
Aderisco fin d'ora su queste basi a quanto vorrete fare per raggiungere tale scopo.
Ritengo indispensabile, nelle condizioni attuali, intensificare la collaborazione fra le nostre forze aeree.
Ho avuto anche io la mia settimana nera, ma ora il peggio è passato.
Le condizioni interne dell'Inghilterra, da notizie pervenuteci, sembrano effettivamente gravi, né è da escludere la possibilità di un collasso.
Gradite, Führer, il mio cameratesco saluto.
MUSSOLINI