26 agosto 1939
Führer,
credo che l'equivoco nel quale è caduto, involontariamente, Attolico, sia stato immediatamente chiarito, secondo i miei ordini. Ciò che vi ho chiesto, tranne le batterie antiaeree, era da consegnare nel corso di dodici mesi. Ma, anche chiarito l'equivoco, risulta che vi trovate nella materiale impossibilità di aiutarmi a riempire i grandi vuoti che le guerre di Etiopia e di Spagna hanno prodotto negli armamenti italiani.
Terrò quindi l'atteggiamento che voi mi consigliate, almeno nella prima fase del conflitto, onde immobilizzare il massimo delle forze franco-britanniche, come già avviene, mentre affretterò fino al limite del possibile la preparaziòne militare.
Lascio a voi di comprendere il mio stato d'animo, nel trovarmi costretto, da forze superiori alla mia volontà, a non darvi la mia solidarietà positiva nel momento dell'azione.
Ed è anche per questo che mi permetto nuovamente di insistere, e non mai in base a considerazioni di carattere pacifista, aliene dal mio spirito, ma in base agli interessi dei nostri due popoli e dei nostri due regni, sulla opportunità di una soluzione pacifica, che ritengo ancora possibile e tale da dare piena soddisfazione morale e materiale alla Germania.
MUSSOLINI