Tuesday 5 February 2013

Lettera al maresciallo Rodolfo Graziani, 2 ottobre 1943

(Pubblicato in « Corriere della Sera », 3 ottobre 1943)

2 ottobre 1943

Ho letto con emozione il resoconto della grandiosa adunata all’Adriano e la considero, per il numero imponente degli interventi e per il tono della manifestazione, come uno dei segni decisivi della ripresa.

Il vostro fierissimo discorso ha certamente profondamente toccato il cuore non solo degli ufficiali che avevano il privilegio di ascoltarvi, ma di tutti gli ufficiali degni di essere italiani e degni di essere ufficiali.

Il Corpo degli ufficiali, sceverato una volta per sempre il grano dal loglio, deve essere e sarà il vessillifero della riscossa militare, per l’onore e per l’avvenire della nostra bella cara e santa Italia.

Le incisive parole del generale Stahel sono anch’esse tali da suggellare la fraternità dei combattenti dell’Asse. Da molti indizi appare che il popolo italiano, percosso e umiliato dall’obbrobrioso tradimento ordito soprattutto a suo danno, è nuovamente in piedi. Ancora una volta la storia dovrà riconoscere che il nostro popolo possiede sempre la facoltà millenaria di risorgere anche nelle più dure e più drammatiche situazioni non appena una parola d’ordine e lo spirito nuovo esaltino i cuori e la volontà concorde di tutti.

Oggi questo spirito nuovo si riassume nel binomio « fascismo - repubblica » ed è sotto questa rivoluzionaria bandiera che i soldati italiani riprenderanno il loro posto nella battaglia.

MUSSOLINI