(Pubblicato in « Gerarchia », 6 giugno 1938)
di Achille Starace
Le Camicie Nere d'Italia, nella consapevolezza dell'antichità e continuità dei rapporti spirituali tra Roma e la Germania, resi oggi più intimi dalla fraternità dei due movimenti rivoluzionari, hanno celebrato nella venuta del Führer, la grande festa dei due popoli amici, l'uno e l'altro compatti nei loro ranghi e stretti intorno ai loro due Condottieri.
I due grandi movimenti rivoluzionari hanno oggi più che mai in comune l'altissimo compito di mantenere intatto lo spirito intrepido e battagliero della vigilia.
Essi hanno altresì la comune fierezza di essere gli araldi di una nuova civiltà e di marciare all'avanguardia nell'aspro combattimento contro le forze residue del vecchio mondo in decadenza.