(Pubblicato in « La Rassegna nazionale », 1939)
di O. B. Prini [Orazia Belsito Prini]
Piero Pellicano — ECCO IL DIAVOLO: ISRAELE! — Casa Editr. Baldini e Castoldi — Milano.
L'importanza del libro di Piero Pellicano l'avranno compresa i lettori e la comprenderanno tutti, quando, dopo aver letto: « Ecco il diavolo: Israele! » leggeranno o rileggeranno i « Protocolli dei Savi Anziani di Sion » che il Preziosi, per primo in Italia, ha introdotto e pubblicato sino dal 1921.
Oltre che importante e riassuntivo, il marchese Pellicano ha pubblicato un libro che documenta i più insospettati e, apparentemente, staccati, fatti e azioni della plutocrazia internazionale-ebraica. Tutti i giornalisti del « pezzo di colore » o delle terze pagine dei giornali, e anche moltissimi di coloro che trattano la politica estera, ignorano o vogliono ignorare i « Protocolli » e il volume del Pellicano; oppure, se non ignorano questi due libri, che sono la chiave di volta per orientare giustamenteil pensiero politico verso i più chiari orizzonti di un vero e giusto equilibrio europeo e mondiale, non danno ad essi quella importanza che rappresentano, specialmente in queste ore decisive per la storia d'europa e per la storia mondiale.
Mi domando spesso perchè a Roma non si vedono quasi mai nelle vetrine delle librerie, e se si entra a chiederli, il commesso ti squadra d'alto in basso e, dopo lente ricerche negli scaffali o nei retrobottega, te li porta con aria distratta.
A Milano, invece, la libreria Treves ne ha fatto sfoggio a diecine e diecine di esemplari; a Cremona, poi, baluardo antiebraico per eccellenza, i vedono subito esposti ovunque e si può averli rapidamente. Mi conforta leggere sulla recente edizione: 36°-50° migliaio, nella copertina dei « Protocolli ». Ciò significa che il lento, ma tenace lavoro del Preziosi, serve anche di battistrada al libro documentario del Pellicano.
In esso libro è chiaramente dimostrato che: ebraismo, bolscevismo, comunismo e falso cattolicesimo, non sono che anelli del cosmopolitismo pacifista, in apparenza, ma terrìbilmente guerrafondaio ed affaristico in realtà.
Tutte le forze in atto nella storia, sono, oggi, raggruppate in due nuclei: vitale l'uno; rinnegatore d'ogni luce spirituale l'altro. Il primo è creato dal Duce e si chiama Fascismo; il secondo è quello guidato dalla materialistica ed avvelenatrìce forza del denaro corruttore: il bolscevismo, nemico della romanità, della Fede e dell'elevazione spirituale dei popoli.
I filosemiti, ignari delle lotte sotterranee che da secoli i nemici della Cristianità combattono nelle più impensate maniere, per dominare nel mondo, apprenderanno, dal volume: « Ecco il diavolo: Israele! » come essi, con la loro compassione male intesa, meritino le parole profetiche ed ammonitrici di Dante, che già pensava quello che il Duce, oggi, mette in azione: « Uomini siate, e non pecore matte perchè di voi, fra voi, il giudeo non rida ».
Oggi, che la congiura del silenzio sul problema ebraico si è spezzata per volere del Fascismo, che ha riconosciuta ed elogiata la nobile fatica tenacemente patriottica ed altruistica di Giovanni Preziosi, nella rivista « Vita Italiana » e di tutti i suoi collaboratori tra i quali il marchese Piero Pellicano, audace ed esatto documentatore con il suo: « Ecco il diavolo: Israele! » bisogna rammentare, come fa il Pellicano nel suo libro, e come ha pure recentemente pubblicato il « Popolo d'Italia » che il Duce aveva manifestato chiaramente il suo pensiero nell'articolo: « Ebraismo, Bolscevismo, Fascismo » articolo che nei volumi del Duce, editi da Hoepli, non è ricordato, forse perchè non è un discorso. Ciò non impedisce, però, di documentare quali erano i pensieri e le intenzioni del Duce, nel 1919, riguardo alla razza, alla difesa della sana e pura italianità, di fronte al perìcolo ebraico-bolscevico che cerca di penetrare, sani, forti e altamente nazionalisti, per opprimerli sottilmente, con l'immoralità politica, finanziaria e sociale.
Difendiamoci dunque, individualmente, poichè le leggi proteggono collettivamente, ma la furbizia del nemico è tale, che vediamo già come esso cerchi (e spesso vi riesce) di evadere da quanto esplicitamente le leggi comandano.
Come difenderci? Conoscere le manovre nemiche. Perciò è necessario, utile, doveroso, per ogni sincero fascista, per ogni buon cattolico, fiero della propria italianità, leggere prima e meditare poi: « I Protocolli » e far seguire questa tremenda, chiarificatrice lettura, dal volume: « Ecco il diavolo: Israele! » per poter approfondire, con documenti ineccepibili, tutte le manovre antiche e recenti del popolo rapace, nemico della Cristianità.