Monday 5 March 2012

Discorso al Direttorio nazionale del PNF, 3 gennaio 1942


di Aldo Vidussoni

Duce!

Il Direttorio nazionale viene da voi a rapporto in una storica data, che ricorda alle camicie nere una grande vittoria della vostra rivoluzione. II nemico che voi allora avete disperso, ha cercato rifugio fuori d'Italia e, sotto le ali protettrici della massoneria, del giudaismo e del bolscevismo, ha covato per lunghi anni il suo vile odio, attendendo il giorno d'una possibile riscossa.

Oggi, dopo le più ignobili alleanze, è schierato in armi contro di noi. In Russia, in Cirenaica, sulla terra e sul mare e nel cielo le nostre gloriose armi sono impegnate in una dura battaglia senza tregua. All'interno, il popolo, consapevole della lotta, che è per la sua vita e per il suo avvenire, tenacemente resiste e fermamente crede in voi e nella vittoria.

In questa certezza e in questa fede, il Partito intensifica la sua opera, moltiplica i suoi sforzi e, soprattutto, tiene a dare l'esempio nello spirito di sacrificio dei suoi organizzati, nell'instancabile opera dei suoi dirigenti, nell'offerta di sangue dei suoi gerarchi, dei quali millequattordici sono caduti, millequattrocentoquattordici sono stati feriti. I volontari fra loro sono stati ottomilaseicentottanta; i decorati al valor militare novecentosessanta.

Duce!

Vi confermo che lo scambio delle consegne è avvenuto come voi desideravate: cameratescamente. Nell'organismo del Partito nulla si è fermato: tutto marcia e marcerà secondo i vostri ordini.

Il nostro programma di lavoro è questo: obbedire al vostro comando, servire con tutte le nostre forze, e, se necessario, col nostro sangue, la causa della rivoluzione fascista, allo scopo supremo: vincere!

Duce!

Dateci la consegna!