Sunday, 4 March 2012

Discorso di Roma, 2 luglio 1928

Ai mutilati allogeni dell'Alto Adige

di Benito Mussolini

Roma, che durante i tre millenni della sua storia ha accolto tra le sue mura immortali tante genti, vi ha manifestato la sua simpatia. Alcune settimane or sono giunsero a Roma i rappresentanti delle Associazioni economiche della provincia di Bolzano: gli agricoltori, i commercianti, gli industriali, gli albergatori. Io dissi loro che i cittadini italiani, quando compiono il loro dovere, hanno tutti eguali diritti. Io non faccio distinzione tra i cittadini dell'una o dell'altra provincia; tutti i cittadini debbono essere ugualmente leali e devoti alle leggi della Nazione.

Il fatto stesso che voi vi sentiate fieri di appartenere al'Associazione mutilati e invalidi di guerra è molto significativo e deve essere interpretato al suo giusto valore. Il Governo fascista è un Governo di forza, di lealtà e di giustizia. La forza deve essere sempre accompagnata dalla giustizia e il Governo fascista si tiene su questa direttiva.

Sono sicuro che voi non dimenticherete questo pellegrinaggio che avete fatto a Roma; non dimenticherete i monumenti che avete visitato, il mare che è apparso a molti di voi per la prima volta, i monumenti di cui avete sentito parlare, ma dei quali forse non supponevate la gigantesca imponenza. E, soprattutto, sono sicuro che resterà nei vostri cuori l'impressione della simpatia con la quale non solo i vostri compagni mutilati, ma tutta la città vi ha accolto, simpatia che io vi rinnovo.

Fra poco andrete a San Pietro, nel massimo tempio della Cristianità. Là ascolterete, con la devozione necessaria e che è una delle vostre caratteristiche più preziose, la messa, che sarà celebrata appunto per voi. Così il vostro soggiorno romano sarà completo.

Avete visto i grandi monumenti dell'antichità pagana, e delle altre epoche; finalmente, nel massimo tempio del mondo cattolico, vi ritroverete nella comune fede.

Mutilati e invalidi altoatesini, ricordate queste mie parole, diffondetele nei vostri paesi, nelle vostre valli, nelle vostre famiglie insieme col mio cordiale saluto.