Wednesday, 7 March 2012

Scoperta!

(Pubblicato in « Il Popolo d'Italia », 26 luglio 1938)

di Benito Mussolini

Una scrittrice inglese, soggiornando a Roma, ha fatto una strabiliante scoperta, che la suddetta signora consegna a una diffusa rivista del suo paese. Occupandosi delle donne italiane in genere e delle romane in particolare, la scrittrice afferma testualmente che « i lineamenti delle donne italiane ne documentano incontestabilmente l'origine ariana ». Evidentemente questa constatazione è una sorpresa per un inglese. E noto che per gli inglesi, i negri cominciano subito al di qua della Manica e precisamente a Calais.

Siamo in tema di razza, signori e signore. Le donne italiane e gli uomini non hanno niente a che vedere, non hanno mai avuto niente a che vedere con le altre razze semite o extraeuropee. Solo in un periodo di totale avvilimento nazionale, si è potuto fare tale somma ingiuria al vecchio, gagliardo popolo italiano. Coloro che vogliono vedere dei tipi ariani nella loro classica purezza e nobiltà di linee, sono pregati di esaminare gli altorilievi dell'Ara pacis, che nel prossimo settembre sarà esposta, ricostruita, al mondo: quei tipi rivivono attraverso cinquanta generazioni negli italiani di oggi, i quali da almeno mille anni si perpetuano fra di loro, senza assimilazioni e senza apporti stranieri attraverso le « naturalizzazioni » così largamente applicate nei paesi dove le culle sono notevolmente inferiori alle bare.

Dirsi ariani, significa dichiararsi appartenenti a un gruppo storicamente determinato di razze : al gruppo indo-europeo e precisamente a quelle che hanno creato la civiltà mondiale. Senza una chiara, definita, onnipresente coscienza di razza, non si tengono gli imperi. Ecco perché taluni problemi che erano prima in una zona d'ombra sono diventati dal 3 ottobre del 1935 di bruciante attualità.